Canile Rifugio di Torino

1995

Progetto di fattibilità

Progetto di fattibilità del Nuovo Canile Rifugio di Torino

Il risanamento dei canili municipali esistenti nonché la costruzione di canili rifugio per gli animali d’affezione in attesa di affido è sin dal 1991 un obbligo dei Comuni i quali possono ottemperarvi anche in forma associata. La normativa regionale del 1993 stabilisce inoltre che “i canili, con particolare riferimento agli impianti di nuova realizzazione, devono essere costruiti ispirandosi al concetto di parco canile, inteso come area di servizi che, seppure situata distante dal centro urbano, abbia tuttavia la prerogativa di inserirsi attivamente nel contesto sociale, come luogo di aggregazione per i cittadini e le associazioni del settore. Fermo restando che la funzione principale del canile è quella di garantire il rispetto delle condizioni di igiene, di salute e benessere degli animali ospitati, altrettanta importanza riveste la promozione dell’affido, che necessita di un ambiente idoneo a favorire l’interazione tra il potenziale affidatario e il cane prescelto, ai fini di un affido consapevole. La possibilità infine di affrontare le tematiche inerenti gli animali di affezione in un’area ricreativa appositamente attrezzata o in un’aula didattica, completa e rafforza il concetto di canile innovativo”.

Considerato che nel 1995 la Città di Torino, oltre all’esistente “canile sanitario”, altrimenti definito “canile di prima accoglienza”, di via Germagnano, non si era ancora dotata di un apposito “canile rifugio”, MG3 Progetti in collaborazione con la dott.ssa Maria Cristina Osella, veterinaria comportamentalista ed esperta in sanità animale ed igiene degli allevamenti, ha sviluppato un apposito progetto di fattibilità da realizzarsi idealmente all’interno del Parco della Colletta.

Tale progetto, presentato all’Amministrazione comunale, comprendeva, su un’area complessiva di 15.000 metri quadrati, la realizzazione di:

  • un edificio centrale per la gestione del canile comprensivo di infermerie (visite e chirurgia), uffici (amministrativi e per i veterinari), una sala conferenze da 30 posti, sale riunioni ed audiovisivi, nonché locali per servizi in genere;
  • n°4 blocchi modulari da 10 box ciascuno dei quali organizzato su due maniche simmetriche con un’area centrale a verde condivisa per lo svago/sgambamento;
  • n°1 blocco identico ai precedenti ma separato e destinato a cani in isolamento per problemi comportamentali o di relazione

Anche sulla base del nostro progetto, la Città di Torino ha poi realizzato nel 2003 la nuova struttura di strada Cuorgnè 139 destinata a canile-gattile rifugio.

Progetto di fattibilità del nuovo Canile Rifugio di Torino - Planimetria generale
Progetto di fattibilità del nuovo Canile Rifugio di Torino - Pianta modulo tipo
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